la gola dell'inferno è scavata dal torrente Elvo
e percorre per circa 20 km la parte alta
della valle omonima,tra Occhieppo Superiore
e Sordevolo, nel biellese.
in questa gola d'estate il sole si vede per non
più di 3 ore al giorno, mentre d'inverno
il sole non si vede mai.
lungo questa gola si possono trovare i resti
di vecchissimi opifici lanieri a forza idrica
sorti nei primi dell'800,
laddove i valligiani si recavano al lavoro percorrendo
a piedi i ripidissimi sentieri in mezzo a zone selvagge
tra distese di boschi.
provate a pensare: in pieno inverno alle 4 del mattino
a scendere per questi sentieri (dove io domenica scorsa
stentavo a stare in piedi per scendere nel torrente a pescare!)
le persone di allora, magari dopo una o più ore di marcia,
entravano in queste fabbriche gelide dove li attendevano
ore e ore di lavoro massacrante, per poi rifarsi la sfacchinata
per ritornare a casa!
si parla di uomini che hanno perso la vita:
di minatori impegnati nella estrazione di rame
e ferro che sono rimasti sepolti nelle diverse miniere.
operai che per pulire dalla sabbia le rogge che attingevano l'acqua dal
torrente per fare funzionare i macchinari,
sono scivolati sulle pietre coperte di ghiaccio per poi
fare un volo di 20 mt. cadendo nel torrente.
in questo luogo sono sorte anche molte leggende popolari;
come quella della caverna dell'omu salveij (uomo selvatico),
di elfi, di fate e sul diavolo.
per concludere, questo luogo rimane comunque
un'importante pietra miliare per il ricordo di importanti
episodi storici come la diffusione industriale tessile biellese
e vicende epiche del folkore locale.
1 commenti:
che bello!!!!!veramente affascinante ed interessantissimo:)
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