Come back

Un pò in ritardo, posto il report della vacanza in Francia (Chateu de Montsegùr e Provenza.) e per raccontarvi un paio di aneddoti alquanto comici che hanno avuto protagonista la Heidi!
martedì mattina scorso alle 7:00 prendiamo l'autostrada A26 in direzione Genova per poi dirigerci verso Ventimiglia e la Francia ed arriviamo a destinazione alle 17:30 della sera stessa.
appena arrivati portiamo i bagagli in albergo dove ci rilassiamo un'oretta in camera per poi scendere per andare a cena.
nella hall dell'albergo ci muniamo di una mappa della cittadina e, dopo un paio di entrecòte accompagnate da una bottiglia di vin de bourgougne e da una di acqua minerale gasata iniziamo ad andare un pò a zonzo per la piccola cittadina e visitare la location di un paio di musei che ci prefissiamo di visitare il giorno dopo, dopo aver visitato il castello.
prima di ritornare in albergo (un 4 stelle, inutile dirlo..) ci fermiamo ancora un'oretta in un pub a farci un paio di Harp lager e constatiamo che in giro c'è solo la popolazione locale, noi siamo gli unici turisti!
il mattino dopo ci svegliamo presto, verso le 8:30, facciamo colazione e partiamo a bordo della Volvo in direzione del castello.
parcheggiamo nello spiazzo sottostante e, dopo un buon 30 minuti di camminata (con moooolta calma ed ammirando il panorama!!!) arriviamo al mitico castello.
anche quà sembra che ci siamo solo noi, ma dopo un pò che giriamo tra le rovine con la Heidi che fa foto etc. , arrivano anche una coppia di turisti tedeschi.
dopo circa un'ora e mezza arriva su un bel nebbione e di conseguenza, il clima si fa abbastanza freddo (noi siamo vestiti con jeans e T-shirt!!) quindi, visto che sono ormai le 11:45 decidiamo di avviarci verso la nostra auto, trovarci un posto dove pranzare dopodichè andare a visitare i due musei.
finiamo il tour musei-negozietti di cianfrusaglie per turisti etc. che sono ormai le 18:00 e noi siamo stanchi di scarpinare cosicchè decidiamo di ritornare in albergo, farci portare qualcosa in camera da piluccare e, il mattino dopo ripartire verso Verdòn, Provenza.





Detto fatto!
il mattino dopo arriviamo nella città provenzale alle 12:30, anche quà portiamo i bagagli in albergo.... e quà ha luogo il primo degli aneddoti che ho citato all'inizio del post!
andiamo dal tipo della reception, e la Heidi fa presente, parlando un francese impeccabile, che c'è una camera prenotata dalla signora Johanssen.
il receptionist guarda e riguarda il computer ma della prenotazione non c'è ombra.
passano 10 minuti, mezz'ora...ma niente!
"miss Johanssen" inizia a spazientirsi e sento che dalle sue labbra sta per uscire quella frase che tutti i dipendenti di ditte, hotel etc. hanno una paura folle di sentirsi rivolgere: potrei parlare con un suo superiore?!
difatti succede proprio così!: e quando arriva il boss, questi si fa dare il numero di carta di credito con cui lei ha fatto il pagamento..... et voilà! risolto l'arcano! "qualcuno" aveva dimenticato di inserire la prenotazione nel computer!
la Heidi ed il boss guardano il povero ragazzo con sguardi di fuoco ed io devo girarmi per non scoppiare a ridere!!!!
il boss si profonde in umili scuse etc. e quando questi ci guida verso il bar dell'hotel per servirci un bicchiere di champagne guarda ancora il poveraccio dietro la scrivania sibilando un' "mbecill!!!!" a denti stretti. che pena!!!!
va beh, passiamo giovedì, venerdì e sabato in giro per le viuzze con la Heidi intenta a fotografare i balconi, le porte e a comprare cazzate nei negozietti etc. e domenica mattina, prima di lasciare l'albergo succede l'altra divertente vicenda:
la sera prima siamo arrivati in albergo con intenzioni "porcose" e, dopo una notte piccante, (come tutte le altre dal resto!) la mattina dopo come da copione ci portano la colazione in camera.
la Heidi fa entrare il cameriere, gli dice di lasciare tutto sul tavolo dopodichè viene in bagno e si infila con me sotto la doccia.
al momento di mettere i bagagli in valigia lei si accorge che gli mancano un paio di quei minuscoli triangoli di pizzo con attaccato una specie di filo interdentale che lei usa come mutande....
proprio quello che aveva lanciato da qualche parte della stanza dopo esserselo tolto con foga la sera prima.
guardiamo ovunque: sotto il letto, di quà, di là....niente!
dopo un paio d'ore che siamo in viaggio in autostrada per il ritorno si rizza sul sedile con gli occhi sbarrati e urla:"ECCO!!!ECCOOOO!!!! QUEL PORCO MAIALE!!! IL CAMERIERE!!! ....SICURO CHE USCENDO DALLA NOSTRA CAMERA LI HA VISTI IN TERRA E SE LI E' PORTATI VIA LUI!!!! SIIIII!!!! QUEL DEPRAVATO MAIALE!!!!!"
quà io non ce la faccio più e scoppio a ridere come uno scemo dicendole: lo dicevo io.... in sti hotel che prenoti tu, ti portano via anche le mutande!!!
.... e dopo avermi guardato per un pò si mette ridere anche lei come una matta!....

THE END.