Weekend warrior


Venerdì mattina alle 6:00, io Max e Pekko siamo partiti dalla piazza di Varallo destinazione Bologna, gods of metal; o meglio, concerto degli Iron Maiden! viaggio d'andata tranquillo, solo 15 minuti circa di coda in prossimità del casello di Parma causa lavori.giunti all'arena parco nord vediamo che c'è già un bel marasma di gente venuta da un pò tutta Italia ed Europa (il gods è un festival popolare quanto il Waken o il Bang your head), ma noi siamo li solo per un giorno (tutto il festival dura infatti tre giorni, dove come headliner nei due giorni successivi si esibiranno Slayer e Judas priest), e solo ed esclusivamente per assistere alla performance dei Maiden e dei Rose Tatoo, degli altri non ce ne frega un beato cazzo di nulla.

inutile dirlo: fa caldo! il sole continuerà a picchiare implacabile per tutto il pomeriggio, ed io inizio a presagire il peggio quando vedo una ragazza afflosciarsi al suolo come un pipistrello morente ed essere portata via dal personale della croce rossa. dopo la coda all'ingresso puntiamo saggiamente verso la zona d'ombra sotto gli alberi per prendere posto; manco a dirlo, dopo 10 minuti che noi siamo lì seduti, il "posto ombra" fa già registrare il tutto esaurito!! rimaniamo svaccati sotto le "fresche frasche" praticamete tutto il pomeriggio mentre sul palco si avvicendano le band una dopo l'altra, quando sale sul palco Laureen Harris (la figlia di Steve Harris) con la sua band, sarei anche propenso ad alzarmi e sfidare la canicola pomeridiana per vedere la sua performance..... ma come dice Max: "....e saresti disposto a lasciare questo angolo di paradiso?!?!!! ".

arrivano le 17:30, il sole perde buona parte della sua bruciante potenza e noi usciamo dal nostro verde nascondiglio ed iniziamo ad avvicinarci al palco per assistere alla performance dei Rose Tatoo che inizieranno di li a poco: quando sale sul palco, la band neozelandese propone 45 minuti di fast rock&roll senza compromessi ed il pubblico accavallato davanti al palco aprezza di buon grado! dopo di loro ci sono gli inutili Avenged Sevenfold: quando queste mezze seghe iniziano a suonare le loro canzoni dementi, il pubblico inizia ad invocare a gran voce gli Iron Maiden e a far volare nella direzione del palco un vasto assortimento di oggetti come bottiglie, tappi e quant'altro e, finalmente, dopo 40 minuti di delirio questi quattro froci lasciano il palco. con il passare dei minuti la tensione sale e l'attesa per i maiden prende i contorni di un conto alla rovescia: le luci si spengono per l'ultima volta alle 21:00 e quando parte l'intro "the Churchill speek" la folla esplode in un boato assordante, una quarantina di flashbomb esplodono all'unisono ed ACES HIGHT spalanca l'abisso!!!!! Steve Harris è immenso; sembra che nessuno riesca a tenergli testa nell'abilità di dominare la superfice del palco e la band suona talmente bene che sembra quasi di sentire un cd! specie per Bruce Dickinson, la cui voce sembra quasi tornata ad essere quella degli esordi!!! la scaletta delle songs è praticamente quella dell'album "powerslave" passando per "can a play with madness", "the clairvoiant" e "moonchild" dell'album "seven son of a seventh son" e il pubblico canta a squarciagola ogni canzone una per una. quando però iniziano i bis, noi 3 ci guardiamo e furbescamente iniziamo ad arretrare per riuscire a guadagnare l'uscita prima che le 250.000 persone formino i consueti grovigli umani alle uscite. difatti dopo "hallowed be thy name" la band saluta e la prima giornata del gods finisce. noi schizziamo verso le uscite e in men che non si dica raggiungiamo l'auto e ce la svignamo verso l'autostrada prima di rimanere intrappolati in un marasma di automobili e clakson urlanti. il viaggio di ritorno è lungo, facciamo tappa in autogrill per mangiare qualcosa alla svelta prima di proseguire il viaggio verso le montagne valsesiane. giunto a casa mi faccio una lunga doccia prima di infilarmi sotto le lenzuola: sento la Heidi che allunga un piede contro la mia gamba destra, si fa vicina appoggiando la testa sul mio torace farfugliando qualcosa e in pochi minuti cado in un sonno profondo.

5 commenti:

Gata da Plar - Mony ha detto...

Anche io venerdì sono passata da Bologna!!!!! Ma col treno! :DDD
Sono stata dai miei questo w-e... racconterò appena i miei 2 neuroni decideranno di scontrarsi e formare qualche sinapsi.... :PPP

Harald ha detto...

aspetto allora!

p.s.: potevi fermarti e passare dentro all'arena parco nord a vedere il concerto della band heavy metal migliore del mondo!!!;)

Gata da Plar - Mony ha detto...

Io non so, ma credo che il Compare avrebbe gradito sicuramente!!! Anche lui ha una discreta collezione di LP (sì proprio quelli NERI!) di musica heavy!
Da "piccolo" schitarrava nel garage di casa insieme ad un altro caro amico (l'amico suonava - e suona tutt'ora - il basso)... quindi non ti dico :DDD
Ma QUANTO ERA CALDO venerdì!?!?
Ci siamo fatte la tratta Ancona-Ferrara SENZA l'aria condizionata... un incubo...

Massimo ha detto...

Questo post rende bene l' idea di quello che è successo e del caldo che c' era, ma quando si parla di "Powerslave" e "Seventh son of a seventh son", tutte le altre cose diventano relative- per la miseria che dischi!
Ciao. Up the irons.

Harald ha detto...

GATADAPLAR: anch'io suonavo il "nano" (il basso!).
noi il caldo non l'abbiamo patito, ma molti si sono sentiti male spece nelle prime file.
comunque anche nel treno dove c'eri tu doveva essere un bel forno!

MASSIMO: orcatroia se hai ragione! e molta, ma MOLTA! gente era li solo un giorno come noi e solo per vedere gli Iron!
vp the irons!